Avaro agricoltor non fu mai ricco, Alexala a rischio chiusura

Riceviamo e pubblichiamo, non senza preoccupazione, il comunicato stampa sull’assemblea dei soci di Alexala.



Assemblea soci Alexala

Alexala chiuderà?

Ne avevo già parlato in questo blog, ricordate? L’avarizia dimostrata da Alexala, l’Agenzia Turistica Territoriale della Provincia di Alessandria, ha fatto scappare quella di Asti verso la più magnanima ATL di Alba e Bra. Del resto ad Asti, e a dire il vero, in tutti i capoluoghi piemontesi ad eccezione di Alessandria, gli investimenti sul turismo si fanno, è naturale che i territori virtuosi si alleino tra di loro e tendano a scaricare i rami secchi.

In quell’occasione la giunta Cuttica, nella figura del Signor Sindaco Marchese Professor Cuttica di Revigliasco e dell’assessore al Marketing territoriale, Turismo e iniziative promozionali Mattia Roggero avevano dichiarato di andare avanti con i loro progetti, senza stare a guardare quello che fanno gli altri. Potrebbe anche andarmi bene, se le scelte del capoluogo non si riversassero su tutta la provincia e soprattutto se alle parole seguissero i fatti, perchè di proclami ne ho fin troppo piene le orecchie. Alexala, è forse bene ricordarlo, è l’Agenzia Turistica di tutta la provincia, non solo del Comune di Alessandria, e in quanto tale andrebbe tutelata e valorizzata.

Attendendo la risposta che molto probabilmente non arriverà mai, vi lascio con il comunicato stampa in cui mi sono imbattuto oggi: un comunicato che mi fa molto preoccupare, perchè il turismo, oltre ad essere una risorsa di per sè, è una di quelle attività in grado di far assorbire la produzione agricola del nostro territorio e quindi di dargli identità, oltre che benessere. Insomma: senza turismo mi spiegate con cosa questo martoriato territorio potrebbe tirare avanti?

In questo momento storico il welfare (= strade, ospedali, scuole, trasporti, tribunali, presidi di polizia, servizi per il cittadino in genere) viene fortemente ridotto per non dire smantellato del tutto. Voi credete che senza investimenti il nostro territorio riuscirà ad accaparrarsi le risorse per mantenere i suddetti servizi? Oppure credete che senza investimenti, abbandono e degrado siano destinati ad aumentare? Non vedo altro modo per arginare il calo demografico e l’abbandono delle terre coltivate (per i cui prodotti il turismo è una risorsa favolosa perchè in grado di assorbire le eccellenze, quelle che danno il reddito maggiore).

Non per fare quello che ricorre sempre ai proverbi, ma a me è sempre stato detto: “Aiutati che il ciel ti aiuta“. Con quale (in)coscienza investitori o decisori esterni potranno avere fiducia nel nostro territorio se non ce la abbiamo noi stessi per primi?

Vi lascio allo sconcertante comunicato stampa in cui mi sono imbattuto oggi.

Comune di Alessandria: turista per caso

Il Comune di Alessandria rappresentato dall’assessore Roggero, durante i lavori dell’assemblea dei soci di Alexala, si è astenuto sull’aumento di capitale e sulla previsione di bilancio mettendo a rischio la funzionalità dell’Ente. Dalle nostre informazioni questa scelta pare essere unica tra quelle espresse da tutti gli altri capoluoghi di provincia del Piemonte. Si tratta di capire se si tratta di confusione, o di un’astensione motivata dall’esistenza di un progetto alternativo o se siamo di fronte all’assenza di una visione rispetto alle politiche di sviluppo turistico in cui hanno sempre detto di credere.

In attesa di avere risposte l’unica certezza che abbiamo è che nel bilancio del Comune di Alessandria alla voce “turismo” i fondi sono pressoché nulli, comunque non sufficienti a garantire il sostegno all’agenzia turistica.

Giorgio Abonante – Consigliere Comunale

Domenico Ravetti – Consigliere Regionale

 

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