Ancora molta incertezza sullo sviluppo del 5G sui colli tortonesi

Lunedì sera a Monleale si è tenuto l’incontro “Conoscere e Capire le problematiche riguardanti il 5G”, che tuttavia non è riuscito a fare chiarezza sull’argomento.

Lunedì sera presso la sala polifunzionale Volpedo Frutta a Monleale si è tenuto l’incontro “Conoscere e Capire le problematiche riguardanti il 5G“, organizzato dai Comuni di Avolasca, Montemarzino e Villaromagnano.

All’incontro, oltre ai sindaci Michele Gragnolati, Giammattia Nicolini Berutti e Luciano Massimo Pavese erano presenta anche la Presidente dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni ANPCI Franca Biglio e l’Avv. Stefano Bretone, esperto in cause che riguardano la salute del cittadino. In sala il sindaco di Monleale Paola Massa ed altri amministratori locali. Scarsissima l’affluenza di pubblico, contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, dal momento che il tema del 5G è molto dibattuto sui social media.

Sono in tutto 120 i Comuni italiani, elencati in una delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, in cui partirà la sperimentazione del 5G, la nuova tecnologia per l’accesso veloce alla rete internet, tra questi anche i tre comuni del territorio tortonese organizzatori dell’evento (Avolasca, Montemarzino e Villaromagnano) e Marsaglia, il comune di 200 anime in provincia di Cuneo di cui è sindaco Franca Biglio.

L’incontro ha toccato più i temi giuridici che gli aspetti tecnici. I comuni “campione” o “cavia” da cui far partire la sperimentazione, al fianco delle grandi città metropolitane, sono stati scelti tra quelli che hanno un divario digitale più elevato, vale a dire quelli con i maggiori problemi ad accedere a internet. I sindaci, e di conseguenza i cittadini, non hanno avuto voce in capitolo in questa scelta e sono stati informati a decisione avvenuta.

Per oltre due ore si è discusso, anche ascoltando osservazioni e istanze da parte del pubblico. Tuttavia si è arrivati ad una definizione del problema e della strategia da adottare unicamente da un punto di vista legale. È mancato a mio giudizio, e anche a quello di altri presenti, un tecnico che potesse far luce su minacce e opportunità del 5G, senza conoscere le quali rimane difficile prendere una posizione favorevole o contraria all’installazione delle nuove antenne sul nostro territorio.

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