Anche a Tortona lo spettacolo della Starlink di Elon Musk, la scia di punti luminosi nel cielo

Non è un attacco alieno, si tratta del progetto Space X di Elon Musk. Quello che abbiamo visto è uno dei trenini composti da almeno 60 satelliti, che da qualche anno stanno popolando i nostri cieli.



La Starlink sul cielo di Tortona

Nelle scorse sere, il cielo di Tortona è stato illuminato da un trenino di puntini luminosi. L’avvistamento ha destato stupore e non è passato inosservato ad un nostro lettore che lo ha documentato. L’insolito fenomeno è dovuto al passaggio dei satelliti Starlink della megacostellazione a cui sta lavorando SpaceX, la compagnia spaziale di Elon Musk.

Ecco qui qualche foto e un video di un avvenimento che sarà sempre più frequente, ma di cosa si tratta?

Starlink è il nome della rete di satelliti che la compagnia SpaceX di Elon Musk sta sviluppando per fornire internet a basso costo in località remote, che ancora non hanno accesso a internet ad alta velocità perché non sono raggiunti o raggiungibili dalla connessione via cavo, come ad esempio le aree remote della Terra e gli oceani.

La connessione internet via satellite è possibile attraverso le informazioni che viaggiano dello spazio. Questa connessione è più veloce rispetto ai cavi in fibra ottica. Attualmente internet via satellite funziona utilizzando orbite geostazionarie. I satelliti Starlink sono invece orbitanti e posizionati ad una quota inferiore, riducendo ulteriormente il tempo di risposta del segnale.

Il progetto SpaceX è caratterizzato dal fatto che i satelliti, ognuno del peso di poco superiore ai 200 kg, viaggiano in carovane di 60 elementi. I satelliti Starlink saranno in grado di fornire una prima copertura quando saranno circa 800. Al momento, i satelliti messi in orbita per la costellazione sono 420. A maggio è previsto un nuovo lancio di 60 satelliti.

Una volta a Regime i satelliti “Starlink” saranno 12.000 ai quali se ne aggiungeranno altri, tra cui i 3250 del progetto “Kuiper” di Amazon e i 650 “OneWeb“. Queste enormi dimensioni del progetto ha turbato gli astronomi, che temono che gli oggetti luminosi in orbita interferiscano con le osservazioni dell’universo e possano generare la Sindrome di Kessler, uno scenario, proposto nel 1978 dal consulente NASA Donald J. Kessler, nel quale il volume di detriti spaziali che si trovano in orbita bassa intorno alla Terra diventi così elevato da generare frequenti collisioni.

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