Armando Bergaglio – La pesca di Volpedo

E’ stagione di pesche, sui colli tortonesi c’è la DOC “Pesca di Volpedo“.




A Volpedo è stagione di pesche

La mitica incontra la pesca di Volpedo
#LaMitica ciclostorica attraversa #Volpedo. La #PescadiVolpedo. #VivaVolpedoViva.

Pubblico questo contenuto che mi ha fornito in esclusiva il maestro Armando Bergaglio a seguito di una mia richiesta di materiale sulla Pesca di Volpedo.

Siamo ormai entrati in piena stagione di questo prelibato frutto ed io mi trovavo un po’ in ritardo nella raccolta di notizie. Se leggerete con attenzione quanto mi scrive Armando, capirete il motivo di questa mia lacuna: non c’è poi tutto sto materiale già pubblicato, anzi, il materiale scarseggia.

Tutto è nato dalla foto che trovate in copertina da me scattata in occasione de “La Mitica ciclostorica dei colli di Serse e Fausto Coppi” di fine giugno. Ho avuto un bel colpo di fortuna ad incrociare il trattore che stava trasportando le cassette di pesche, proprio mentre due ciclostorici si apprestavano a svoltare a sinistra in via Rosano, per sfilare davanti allo studio del pittoreGiuseppe Pellizza da Volpedo“.

Grazie dunque ad Armando e grazie anche a Lisa Corsoni che, come curatrice della rubrica “Venerdì pesce – Le ricette di Tortona oggi” mi stimola nella ricerca di prodotti tipici di questa zona da farle pervenire a domicilio.

Lei, corrispondete pisana con la pagina facebook “Cook Lab” una volta ricevuti li trasforma in succulenti dolci.

Armando Bergaglio – La pesca di Volpedo

La foto (anni settanta) si riferisce al mercato delle pesche a Viguzzolo . ormai chiuso da diversi anni, essendo tutto convogliato a Monleale, Al centro della foto, in secondo piano, il maestro Marini, allora sindaco di Viguzzolo.
La foto (anni settanta) si riferisce al mercato delle pesche a Viguzzolo . ormai chiuso da diversi anni, essendo tutto convogliato a Monleale, Al centro della foto, in secondo piano, il maestro Marini, allora sindaco di Viguzzolo. AB

Carissimo, anzitutto meglio tardi che mai.

Spero che in qualche modo qualche frammento possa tornarti utile. A dir il vero, non ho trovato molto sulla pesca di Volpedo. Per avere notizie – qualità del prodotto, commercializzazione e altro – l’unica via sicura potrebbe essere la Cooperativa “Volpedo Frutta (a Monleale) dove penso potresti trovare tutte le informazioni necessarie. Riporto quanto scritto su un dépliant di “Assaggiatortona” di diversi anni fa a proposito della pesca di Volpedo: “La coltivazione del pesco nella zona tortonese è praticata da moltissimi anni, grazie alla presenza di terreni sabbiosi particolarmente favorevoli a tale coltura. Le pesche di Volpedo prodotte in aziende a conduzione familiare vengono raccolte quanto sono il più vicino possibile al loro punto di maturazione; la permanenza prolungata sulla pianta migliora colore e pezzatura ed esalta le qualità organolettiche dei frutti. Il risultato che si ottiene è un prodotto dal profumo intenso e delicato, con polpa compatta e gustosa”.

Questo è quanto su quel dépliant.

A braccio posso ricordare che la coltivazione ebbe un impulso da tale Guidobono di Volpeglino che valorizzò, circa un secolo fa, un tipo di pesca gustoso che incontrò subito il favore del mercato. La qualità di questa pesca venne chiamata ‘Guidbon’ in suo omaggio. Ora questo pesca (molto buona e gustosa) non incontra più il favore dell’acquirente che preferisce un frutto bello, grosso e colorito. Non importa il gusto.

Un’altra figura da ricordare per la valorizzazione del prodotto è l’Avv. Baravalle, volpedese, molto attivo negli Anni Trenta. E proprio in quegli anni a Volpedo veniva inaugurata la struttura del mercato coperto della frutta.

Qualche cenno sulla pesca in genere del Piemonte si trova sul volume “Un Piemonte per tutti i gusti”, stampato dalla Regione Piemonte e redatto dal prof. Franco Percivalle, allora direttore del Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino (ora in pensione, ma ancora attivo presso l’università), nonché sarezzanese doc.

Egli spesso si lamentava dell’indolenza dei tortonesi a collaborare nonostante le sue sollecitazioni (un atteggiamento ben diverso tenuto dalla Val Borbera e dal Novese) per valorizzare i nostri prodotti tipici. La pubblicazione ‘Un Piemonte per tutti i gusti’ dovrebbe trovarsi in biblioteca, a cui ne avevo dato una copia anni fa. Lo ritengo molto interessante.

Cordiali saluti e buon lavoro Armando